Che cosa spingeva, all’inizio della storia umana, esseri primitivi spesso duramente alle prese con la rischiosa e faticosa lotta per la sopravvivenza, a realizzare impegnative pitture simboliche, sulle pareti di una grotta? C’è un rapporto tra l’effetto di armonia che avvertiamo in certi istanti di relazione con persone e ambienti, e l’esperienza della bellezza che facciamo davanti a un’opera d’arte? Tra il “rintocco” provocato in noi da un momento di lettura, quando magari siamo immersi in un coinvolgente romanzo, e l’eco suscitata, dentro, da un certo luogo? Perché uno studioso di scienza, per spiegare dei contenuti della sua ricerca, può sentire il bisogno di ricorrere a metafore?
"L'infinito in una mano"
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- 22-04-25
«L’infinito in una mano»: scegliamo parole dell’artista C. Parmiggiani, riportate da M. Recalcati, come titolo per questo suggerimento di ascolto, ascolto del podcast di una lezione tenuta dal noto psicoanalista nel 2023, sull’arte di Parmiggiani stesso, e poi di Rothko, Van Gogh, Burri,
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